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Il processo di sviluppo del linguaggio nei bambini è un processo complesso e individuale, che può avvenire in tempi e modalità differenti per ciascuno di loro. L’importanza della comunicazione verbale nei primi anni di vita non può essere sottolineata abbastanza: attraverso la comunicazione, i bambini possono esprimere le proprie emozioni, comprendere ciò che li circonda e acquisire nuove conoscenze.

Tuttavia, poiché ogni bambino ha il suo ritmo di sviluppo, è importante capire quando il supporto di un logopedista diventa necessario per garantire che eventuali ritardi nel linguaggio non siano dovuti a disturbi specifici. Ci sono alcune tappe fondamentali nello sviluppo del linguaggio che i bambini dovrebbero raggiungere entro determinati periodi di tempo, e la mancata acquisizione di queste abilità potrebbe indicare un problema.

È importante sottolineare che la maggior parte dei bambini sviluppa il linguaggio senza problemi significativi e che i ritardi nel linguaggio non sono necessariamente un segno di un disturbo specifico. Tuttavia, un intervento precoce può aiutare a prevenire ulteriori ritardi e ad affrontare eventuali problemi in modo efficace.

Qual è l’età in cui comincia a parlare un bambino?

Il linguaggio è una delle abilità più importanti per lo sviluppo dei bambini e il processo di acquisizione del linguaggio inizia già a partire dai 7 mesi, quando l’ascolto di alcune parole fa sì che il bambino inizi a produrre suoni e sillabe. Questo è il primo passo della lallazione, una sequenza di suoni ripetuti ritmicamente che costituiscono la base del linguaggio.

  • Da 9 a 18 mesi, i bambini cominciano a pronunciare le prime parole di senso compiuto, come “ciao”, “si” e “no”, e iniziano a capire e a rispondere alle richieste esplicite dei genitori. In questo periodo, è possibile notare una grande variazione tra i bambini, poiché ogni bambino sviluppa il linguaggio a proprio ritmo.
  • Dai 18 mesi ai 2 anni, i bambini iniziano a formulare le prime frasi semplici, come “mamma va via” o “voglio latte”. Questa fase è importante perché indica che il bambino sta acquisendo la capacità di combinare le parole per esprimere idee più complesse.
  • A partire dai 3 anni, inizia la cosiddetta “esplosione linguistica”, in cui i bambini iniziano a ripetere sistematicamente ogni parola che sentono e ad aumentare rapidamente il proprio vocabolario. In questo periodo, i bambini iniziano anche a comprendere e a usare forme linguistiche più complesse come i pronomi e i verbi al passato e al futuro.

È importante sottolineare che, come accennato in precedenza, ogni bambino sviluppa il linguaggio a proprio ritmo e che alcune variazioni sono del tutto normali. Tuttavia, se il bambino presenta ritardi significativi nello sviluppo del linguaggio o difficoltà a comprendere e a usare il linguaggio, può essere necessario un intervento logopedico. In ogni caso, è importante sostenere il bambino nel suo sviluppo del linguaggio e offrirgli un ambiente ricco di parole e di stimoli linguistici.

Per approfofnire: Sviluppo del linguaggio nei bambini: le tappe fondamentali

Quando il bambino necessita dell’intervento del logopedista

Il ruolo dei genitori nello sviluppo del linguaggio dei bambini non può essere sottovalutato. Sono loro, infatti, i primi osservatori del comportamento comunicativo dei propri figli e sono in grado di notare eventuali ritardi nello sviluppo del linguaggio.

Se un bambino non riesce a comunicare adeguatamente, può essere utile rivolgersi a un logopedista per un’adeguata valutazione e un eventuale intervento terapeutico.

Il momento in cui diventa necessario l’intervento di un logopedista può variare, ma di solito si verifica quando il bambino ha difficoltà a esprimersi a parole entro i due anni di età o ha difficoltà anche con le parole più semplici e basilari entro i 30 mesi.

Inoltre, se il bambino ha difficoltà ad imparare nuove parole, a pronunciarle correttamente, o ad utilizzare le parole in una frase completa, o ancora ha problemi di coordinazione motoria nel disegno e nella scrittura, è importante rivolgersi ad uno specialista per una valutazione accurata e per la prescrizione di un programma di intervento personalizzato.

Come interviene il logopedista

Quando un bambino viene portato dal logopedista, il professionista si avvale anche della consulenza di neuropsichiatri e psicologi infantili per valutare il singolo caso e fornire una diagnosi accurata del disturbo del linguaggio.

Il primo passo dell’equipe è valutare lo sviluppo psicomotorio del bambino, per poi concentrarsi sull’aspetto del linguaggio e della comunicazione. Il logopedista propone al bambino dei test specifici per analizzare con precisione il livello di sviluppo del linguaggio, la capacità di comprendere e di esprimersi a parole.

In base ai risultati di questi test, il logopedista elabora un programma di intervento personalizzato per aiutare il bambino a migliorare il proprio livello di linguaggio. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un intervento multidisciplinare, che coinvolge anche psicologi, neuropsichiatri e altri specialisti per affrontare le diverse problematiche che possono essere alla base del disturbo del linguaggio.

Il ruolo dei genitori

Quando un bambino ha dei ritardi o problemi relativi al linguaggio e viene seguito da un logopedista, i genitori svolgono un ruolo fondamentale nel percorso riabilitativo. In effetti, diventano parte integrante del team di specialisti e devono seguire attentamente le direttive indicate per aiutare i propri figli a superare le difficoltà.

Tra le prime indicazioni, spesso si consiglia di parlare lentamente e con calma, dando il tempo al bambino di esprimersi come meglio può. Inoltre, è importante essere sempre “ridondanti”, cioè ripetere spesso le stesse parole per aiutare il bambino a memorizzarle e a comprenderle meglio.

Altrettanto importante è evitare di distogliere l’attenzione dei bambini dai dispositivi digitali, come PC, tablet o smartphone, in quanto questi dispositivi possono inibire il linguaggio e non stimolare la comunicazione verbale. I genitori dovrebbero cercare di trascorrere il tempo con i loro figli in attività che favoriscono la comunicazione, come la lettura di libri, il gioco con i pupazzi o l’ascolto di musica, in modo da creare un ambiente ricco di stimoli e di occasioni per imparare.

Favorire lo sviluppo del linguaggio

Come abbiamo visto in precedenza, il ruolo dei genitori nella stimolazione del linguaggio dei bambini è fondamentale. In particolare, è importante non accontentare immediatamente i bambini quando indicano un oggetto, ma invece aiutarli a formulare la richiesta con parole specifiche. Questo è un modo per incoraggiare l’uso delle parole anziché dei gesti.

Allo stesso tempo, è importante evitare di correggere continuamente i bambini quando commettono errori nel parlare. La correzione costante può essere demotivante e inibire il desiderio dei bambini di esprimersi con le parole. È meglio, invece, cercare di correggere in modo delicato e non giudicante, per aiutare i bambini a sviluppare gradualmente il loro linguaggio.

Leggi anche: Il ritardo del linguaggio nel bambino: cause e possibili trattamenti