Il colore blu è spesso associato alla tristezza e alla depressione, come evidenziato da espressioni come “Blue Monday” e “Blue Whale“. Ma qual è il motivo di questa connessione?
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Se pensiamo al colore blu, di solito non lo associamo a esperienze particolarmente divertenti o vivaci. Spesso viene collegato a immagini di un tranquillo specchio d’acqua, come un lago o il mare, o a un freddo inverno. È un colore che tendiamo ad associare più facilmente al bisogno di relax a causa dello stress o momenti difficili, piuttosto che a esperienze stimolanti. Questa associazione del blu con stati d’animo più cupi e malinconici è particolarmente presente nella cultura americana, dove il termine “feeling blue” (letteralmente “sentirsi blu“) è sinonimo di sentirsi tristi.
In effetti, negli Stati Uniti, si crede che l’uso del termine “blue” in questo contesto derivi dall’abbreviazione di “Blue Devils” (demoni blu). Questo riferimento si trova in alcuni versi dei Times’ Whistle, una raccolta poetica del XVII secolo, in cui si rappresentavano creature mostruose responsabili della tristezza e della depressione. Probabilmente, in origine, questi demoni erano chiamati “Blew Devils” (demoni “che soffiano“). Nel corso del tempo, il termine si è trasformato in “blue” a causa della somiglianza fonetica e, di conseguenza, grazie alla pronuncia simile.
Inoltre, il blu era il colore delle bandiere delle navi quando il capitano o un altro ufficiale superiore moriva. Questo fatto potrebbe essere una delle ragioni principali per l’associazione del blu alla tristezza.
Tuttavia, non esiste una spiegazione chiara e univoca per questa associazione. In Italia, ad esempio, il blu ha un significato più tranquillizzante, che si avvicina alla ricerca della pace, a uno stato di malinconia e di distensione mentale. Questa percezione è simile a quella di molti altri paesi europei. Ad esempio, in Francia, il blu ha un’associazione importante con la pietà. È il colore della misericordia e di San Martino dei Campi, vescovo di Tours, noto per la storia del mantello tagliato a metà e donato a un povero. Quindi, ci sono collegamenti con storie strappalacrime che coinvolgono emozioni oscure come la sofferenza, la tristezza e, appunto, la depressione.
Curiosità sul colore blu:
Il blu è uno dei colori più antichi e venerati, simbolo del cielo, dell’oceano e della spiritualità che calma e riposa l’anima. Inizia a essere utilizzato sin dal 2200 a.C., quando gli egiziani lo chiamavano “blu egiziano“. In quell’epoca, l’azzurrite era uno dei principali minerali utilizzati e i pittori ricavavano il blu dalla sua macinazione. Questo colore era molto importante per gli egiziani e veniva utilizzato anche per decorare ceramiche, statue e, soprattutto, le tombe dei faraoni.
Il blu è il colore più nobile e amato tra tutti, ed è il colore preferito dall’umanità. È associato all’immensità del cielo e alla profondità del mare, e porta con sé significati positivi come serenità, trasparenza, affidabilità, intelligenza, saggezza, lealtà, tranquillità e prudenza.
A livello psicologico, il blu induce calma e armonia, stimolando il sistema nervoso parasimpatico che inibisce la produzione di adrenalina. Si sostiene che le persone emotivamente stabili tendano a preferire il colore blu e siano in grado di gestire meglio le diverse sensazioni, in particolare il nervosismo.
Sul web, il blu è il colore più utilizzato perché mette a proprio agio e ci fa sentire sicuri e fiduciosi nella nostra esperienza online. Inoltre, il blu non distrae e ci consente di concentrarci sul contenuto senza affaticare gli occhi. Un esempio di successo dell’uso del blu è il marchio Facebook, scelta sagace da parte di Mark Zuckerberg.
In conclusione, l’associazione del blu alla tristezza e alla malinconia può essere spiegata da vari fattori, tra cui il suo utilizzo nelle espressioni linguistiche e nella cultura americana, nonché da simbologie storiche e personali associate a questo colore. Tuttavia, è importante considerare che le percezioni dei colori possono variare culturalmente e individualmente, e che il blu può evocare anche sensazioni di tranquillità e serenità in diversi contesti.