Il disegno del bambino blu
Il blu è un colore primario, un colore freddo, che evoca sensazioni di calma e serenità, osservare il colore blu produce un effetto di quiete, calma a livello cerebrale; è un colore introspettivo, con significati psicologici di responsabilità, affidabilità, compassione.
Blu è il colore del cielo – in tutte le sue varianti – e del mare: elementi simbolici profondi e sconfinati che inducono anch’essi alla calma, alla libertà, ma anche al bisogno di essere tranquillizzati, coccolati, come cullati dal movimento dell’acqua nel mare calmo.
E’ un bambino sensibile, che sa rispettare le regole sociali, sa dare fiducia e anche meritarla.
Come leggiamo in “Lo sviluppo dell’attività grafico-pittorica nel bambino“ il colore è soltanto uno degli indici di lettura dei disegni: quando si accosta alla raffigurazione simbolica socialmente condivisa, ovvero a raffigurazioni chiaramente riconoscibili da qualunque “lettore”-interlocutore, il colore va inserito nella complessa lettura del disegno, considerato insieme a tutti gli altri indici di lettura, come la disposizione nello spazio, il tratto e la pressione, la forma prevalente, le esitazioni, e – non ultimo per importanza – il significato simbolico della rappresentazione.
Abbiamo parlato del blu come il colore del mare, che evoca tranquillità e calma: dobbiamo però considerare il modo in cui il mare viene rappresentato dal bambino, se si tratta di un mare calmo o di un mare in tempesta e cosa viene eventualmente raffigurato nel mare blu, bambini che giocano, pescatori, pesciolini che guizzano tranquilli e indisturbati, liberi nel loro mare, oppure pirati e squali: si delineano in questo modo scenari diversi a cui corrispondono comunicazioni altrettanto diverse da parte del bambino, stati d’animo e mondo immaginario opposti.
La lettura del disegno, oltre agli indici di lettura sopra citati può arricchirsi della descrizione verbale del bambino, richiesta dall’interlocutore-lettore.
Dott.ssa Sara Di Febo, Psicologa