Il disegno della casa
Tra i disegni dei bambini più frequenti troviamo la casa, a volte in primo piano e solitaria nel foglio, altre volte inserita in un contesto ricco di elementi, come l’albero, uno o più omini, la strada, le colline.
La casa rappresenta il modo di vivere del bambino la famiglia, il modo di vivere l’ambiente sociale, proprio perchè la sua casa è il primo ambiente sociale che il bambino vive.
I bambini fino a circa sei anni rappresentano la casa generalmente in primo piano, al centro del foglio, poggiata direttamente sulla base del foglio (linea inferiore); la casa avrà una raffigurazione per lo più stereotipata, geometrica: sarà formata da un quadrato o un rettangolo ed un triangolo, con due finestre (di solito quadrate) e una porta (un rettangolo), proprio come un volto con due occhi e una bocca.
Caratteristico della casa sarà anche il comignolo, che potrà essere disegnato fumante o spento.
Verso i sei anni la casa, sempre in primo piano, inizierà a poggiare sulla linea di terra, non più sul lato inferiore del foglio, come tutti i disegni prodotti da questa età di sviluppo.
I bambini intorno agli otto anni iniziano a realizzare la profondità, ad avere la capacità di realizzare disegni in prospettiva e così la casa inizia a cambiare forma, avrà più facce, sarà disegnata tra colline, con una strada che consente di arrivare in casa e di uscirne; sarà a volte in primo piano, altre volte in secondo piano.
Quali sono i segni di apertura della casa?
Se la casa rappresenta simbolicamente il modo di vivere del bambino la sua famiglia, e l’apertura alla realtà sociale in cui la famiglia è inserita, ci sono degli indici simbolici leggibili come segni di “apertura”:
– le finestre aperte: si intende la possibilità di vedere qualcosa della vita e dell’organizzazione della casa, come una lampadina accesa, le tendine, un quadro, un vaso di fiori;
– la porta aperta: si intende la possibilità di aprire la porta, quindi un pomello o una maniglia, nessuno infatti vive in case con la porta spalancata, al contrario è possibile aprire o chiudere la porta liberamente e facilmente;
– la strada: consente la comunicazione tra esterno e interno; uscire dalla casa verso la società circostante e accogliere in casa;
– i balconi: sono contemporaneamente un elemento di apertura e di difesa, in quanto consento di affacciarsi al mondo esterno restando comunque su un piano elevato e quindi protetto.
Dott.ssa Sara Di Febo, Psicologa