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Il disegno del bambino nero

E’ comune una reazione di allarme e preoccupazione davanti a bambini che riempiono i loro fogli con il colore nero.

Credenza comune è che il nero debba essere associato ad uno stato d’animo di malessere, al vissuto di perdita, alla tristezza, al buio, alla notte, quando invece i bambini dovrebbero amare e rappresentare il sole, esplosioni di colori.

Se i colori sono associati alle emozioni e il nero rappresenta la negazione del colore, è facile e quasi scontata l’associazione del nero con la negazione delle emozioni.

Quando leggiamo il disegno di un bambino dobbiamo considerare il disegno nella sua complessità: la lettura del significato psicologico del colore, e in questo caso del nero, va considerata insieme a tutti gli altri indici di lettura.

Inoltre, il nero è un colore che risalta molto sul foglio bianco: il bambino potrebbe aver scelto il nero proprio per fare in modo che il suo disegno si vedesse bene sulla base bianca.

Ci sono diversi fattori da considerare prima di escludere questa prima lettura:

– il disegno si colloca nella fase di sviluppo tipica dell’età, o mostra una regressione?

In quest’ultimo caso potremmo pensare ad un disagio emotivo, ma soltanto se conoscendo il bambino e osservando il suo comportamento, possiamo confermare un conflitto emotivo, un periodo critico, un disagio relazionale-affettivo.

– Il colore nero è l’unico tra gli indici di lettura del disegno che potrebbe farmi pensare ad un disagio emotivo?

In tal caso, molto spesso, è scelto dal bambino o casualmente, o come precedentemente detto, perchè risalta molto sul foglio bianco.

– Come sta il bambino? come si comporta in relazione al contesto, nel rapporto con me che ero presente mentre disegnava, con il gruppo dei pari (se presente)?

Se il bambino è sereno, si relaziona senza timore, non manifesta comportamenti problematici o regressioni nel comportamento, il colore nero non dovrà preoccupare.

– Ci sono altri aspetti che possono destare preoccupazioni?

Soltanto in questo caso potremmo andare a confermare un significato psicologico di malessere, senza però azzardare conclusioni prima conoscere il bambino, senza averci parlato: è infatti di fondamentale importanza parlare con il bambino anche del suo disegno, ad esempio con domande discrete e non invadenti, per sapere cosa ha disegnato e conoscere la sua famiglia, la sua giornata, la sua storia.

Dott.ssa Sara Di Febo, Psicologa