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La lettura ad alta voce emerge come uno dei gesti genitoriali più preziosi, capace di plasmare il percorso di sviluppo del bambino da prima della nascita fino alla prima infanzia e oltre.

La sua influenza si estende attraverso diverse aree cerebrali, culminando nell’acquisizione della complessa competenza della lettura individuale.

Maryanne Wolf, esperta neuroscienziata cognitivista del “cervello lettore“, sottolinea l’importanza del legame emotivo nell’educazione alla lettura.

Leggere ad alta voce implica un coinvolgimento interattivo che, arricchito dall’emozione condivisa, si traduce in un’esperienza significativa.

Rita Valentino Merletti, affermando la rilevanza della lettura “con il” bambino anziché “per il” o “al” bambino, enfatizza lo scambio continuo tra lettore e ascoltatore.

Fin dai primi giorni di vita, il bambino si affeziona alla voce umana, creando un legame intimo che rende positivo il trasferimento emotivo sulla lettura.

Lettura in Due” non solo arricchisce il mondo del bambino ma stimola anche la riflessione nell’adulto. Diventa un veicolo per esplorare esperienze, anche le più delicate o inconsce, e promuove la consapevolezza di ciò che il bambino apprende, offrendo l’opportunità di rispondere alle sue domande.

Familiarizzare con il libro inizia presto, già dai 6 mesi.

Mentre il bambino ascolta la voce dell’adulto, scopre il mondo delle parole e impara il modo corretto di maneggiare i libri.

A 18 mesi, si avvicina al libro in modo più consapevole, imparando a girare le pagine e a esplorare le illustrazioni.

La lettura ad alta voce diventa così un catalizzatore prezioso per l’apprendimento e lo sviluppo del bambino.”

Elevare il linguaggio e nutrire le emozioni attraverso la lettura ad alta voce

La lettura ad alta voce si rivela un prezioso strumento per coinvolgere i bambini, stimolando domande e risposte e arricchendo il loro vocabolario e bagaglio linguistico.

La lingua scritta, più precisa e ricca rispetto a quella parlata, introduce i piccoli alla bellezza del linguaggio letterario, sottolineando il suo suono, ritmo e la struttura narrativa.

Il potenziamento del linguaggio non solo favorisce l’acquisizione di parole, ma anche la capacità di esprimere emozioni.

Fin dalla prima infanzia, è cruciale guidare i bambini nell’esplorazione delle emozioni scaturite dalle loro esperienze.

Dare un nome a queste emozioni li aiuta a gestirle, permettendo loro di appropriarsi del proprio vissuto e di costruire le basi per uno sviluppo emotivo maturo.

Nel tempo, scopriranno che le storie hanno il potere di divertire, consolare, compagnia, incantare, commuovere e spingere all’azione.

Trasmettere la passione per la lettura è particolarmente cruciale nei primi anni di vita.

L’obiettivo principale non è solo trasmettere contenuti, ma piuttosto coltivare l’amore per la lettura.

Fino ai 4-5 anni, i bambini sono in una fase di forte imitazione, e la gioia, la vivacità e l’entusiasmo degli adulti sono irresistibili stimoli per l’imitazione.

L’atteggiamento dell’adulto riveste un ruolo fondamentale: se il bambino vede che il libro è trattato con rispetto e considerato qualcosa di speciale, imparerà naturalmente a maneggiarlo con la stessa cura. L’entusiasmo, la partecipazione genuina e l’amore per la lettura sono contagiosi.

Questo contagio, da adulto a bambino, crea una catena di appassionati lettori, ciascuno diventando fonte di ispirazione e contagio per gli altri.

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