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Il riconoscimento del disagio emotivo nei ragazzi può manifestarsi in molteplici segnali, spesso sottili ma cruciali.

Un repentino cambiamento nel modo di relazionarsi con i genitori, i familiari o gli amici, scelte di vita improvvisamente diverse, segni di irrequietezza o insofferenza, e manifestazioni di rabbia possono essere indicatori chiave.

Allo stesso modo, il ritiro sociale, il silenzio, l’isolamento dal gruppo e un’allontanamento dalla tipica traiettoria adolescenziale sono campanelli d’allarme.

È fondamentale considerare anche la possibilità di patologie, talvolta non diagnosticate tempestivamente, come ad esempio l’autismo ad alto funzionamento, dove i ragazzi possono eccellere academicamente ma mostrare difficoltà nelle relazioni sociali.

Un occhio attento e sensibile da parte dei genitori può fare la differenza nel riconoscimento precoce e nell’aiuto necessario.

Origini della fragilità emotiva nei giovani: la cruciale importanza del riflesso emotivo e della relazione autentica

La fragilità emotiva nei ragazzi può radicarsi in diverse cause.

Una delle chiavi è la mancanza di comprensione dei propri stati emotivi e di quelli degli altri.

Questa lacuna può derivare dalla mancanza di rispecchiamento emotivo durante l’infanzia da parte dei genitori, unita a una limitata capacità dei genitori di stabilire connessioni emotive significative con i loro figli e di attribuire significato alle loro emozioni.

Quando i genitori non si impegnano in questo processo relazionale, i bambini possono lottare nel gestire le proprie emozioni e nel canalizzare in modo appropriato le emozioni negative.

Di conseguenza, i ragazzi potrebbero non apprendere efficacemente le strategie per affrontare la frustrazione e le emozioni come la rabbia e l’aggressività nel corso del tempo.

In alcuni casi, la mancanza di costruzione di un senso di attraverso le relazioni può portare i ragazzi a sentirsi inadeguati.

Inoltre, la pressione della società moderna, che spesso valuta l’individuo in base alla sua performance visibile sui social media, può contribuire a una mancanza di valorizzazione personale.

È cruciale che gli adolescenti possano sperimentare relazioni autentiche, al di là delle metriche superficiali, per costruire una solida base emotiva.

Quando rivolgersi a un professionista: riconoscere l’Importanza del benessere psichico dei giovani

Spesso, i genitori trovano difficile accettare il disagio psichico come una vera e propria problematica.

C’è una tendenza a giustificare il comportamento dei propri figli, attribuendo spesso le sfide emotive a semplici fasi o temperamenti individuali.

Nei contesti educativi, i ragazzi con comportamenti esternalizzanti, come disturbi in classe, risposte aggressive o litigi frequenti, tendono a ricevere più attenzione e segnalazioni rispetto a quelli più ritirati, che rimangono nell’ombra senza dare fastidio.

È di vitale importanza che gli adulti di riferimento, sia a scuola che in famiglia, siano in grado di cogliere segnali più sfumati e di discernere se il comportamento rientra nel normale temperamento del ragazzo o se è sintomo di un disagio sottostante.

Mantenere un dialogo aperto è essenziale in questo processo.

È cruciale anche comprendere che dietro a un giovane che sta vivendo difficoltà emotive, ci possono essere genitori che affrontano le proprie sfide nel gestire la situazione. In questi momenti, quando le risorse per rispondere ai bisogni del figlio sono limitate, anche i genitori necessitano di ascolto e supporto.

Riconoscere il bisogno di consulenza professionale è un passo importante verso il benessere emotivo e psicologico di tutta la famiglia.

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