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Affrontare lo stress nel periodo di orientamento post diploma costituisce una sfida non banale, ma assolutamente superabile.

Dopo aver completato il percorso scolastico superiore, ci troviamo di fronte a una molteplicità di opzioni da considerare.

La vastità delle strade da percorrere può risultare travolgente, e spesso ci troviamo di fronte all’incertezza senza una risposta definitiva.

La paura di commettere un errore amplifica ulteriormente la complessità di questo processo decisionale.

Navigare le scelte post-diploma: quale percorso intraprendere?

Dopo aver conseguito il diploma, ci si trova di fronte a un bivio ricco di alternative.

L’iscrizione all’Università rappresenta una delle opzioni, così come l’approfondimento tramite corsi professionali.

L’ingresso diretto nel mondo del lavoro è un’altra prospettiva, mentre dedicare del tempo all’approfondimento personale può essere altrettanto valido.

La complessità della decisione è naturale, accompagnata spesso dalla preoccupazione di fare scelte sbagliate e trovarsi in un percorso che non suscita interesse o svolgere un lavoro poco appagante.

La buona notizia è che il tempo è un alleato e ci sono strumenti utili per comprendere appieno le proprie aspirazioni.

Importante è capire che non esistono decisioni irrevocabili; è sempre possibile correggere il tiro e intraprendere un nuovo percorso più in sintonia con i propri desideri e inclinazioni.

Cosa fare dopo il diploma?

  • Percorrere la strada dell’Università;
  • Seguire corsi professionali per specializzarsi;
  • Avviarsi nel mondo del lavoro;
  • Concedersi un anno sabbatico per riflettere;
  • Esplorare un’esperienza all’estero per migliorare le competenze linguistiche.

Cos’è lo stress post diploma

Lo stress post-diploma è una realtà tangibile, accompagnando il raggiungimento di un importante traguardo con una fase di transizione ricca di significativi cambiamenti.

Questo periodo, pur essendo caratterizzato dalla gioia del compimento, può generare impatti negativi sul benessere psicofisico.

Abbandonare la comfort zone delle superiori significa intraprendere un nuovo cammino, affrontando sfide inedite.

La fase post-diploma si rivela complessa per molti, generando sensazioni di confusione, smarrimento e incertezza.

In questo contesto, emergono preoccupazioni legate alle questioni economiche, allo stress e all’incertezza riguardo alla carriera e al futuro.

La domanda cruciale che si pone è: “Mi sono diplomato… e adesso?”.

La gestione del tempo, l’incertezza e la mancanza di chiarezza su come procedere possono diventare gravosi.

È fondamentale accettare che sentirsi in parte smarriti, tristi o preoccupati in questo periodo di transizione è del tutto normale.

L’ambiguità su scelte immediate, come entrare nel mondo del lavoro o continuare gli studi, contribuisce alla complessità della situazione.

È comune confrontare la propria vita con quella degli altri, ma questo può generare un senso di inadeguatezza.

È essenziale comprendere che ogni individuo percorre una strada unica, con obiettivi e tempi diversi per il raggiungimento di mete personali.

Un aspetto cruciale è la necessità di aprirsi e condividere le emozioni legate alle paure e all’ansia post-diploma.

Parlare apertamente di ciò che si sta vivendo riduce il senso di solitudine, agevolando la comprensione delle emozioni e dimostrando che non si è soli.

Dopo aver elaborato i propri sentimenti, è il momento di esplorare le opzioni disponibili e pianificare le azioni per raggiungere gli obiettivi.

Stabilire una nuova routine diventa fondamentale, dedicando tempo al benessere mentale e apprendendo come gestire il tempo libero in modo costruttivo.

Scelta post diploma: università o lavoro?

Il momento cruciale che segue il diploma riguarda la decisione fondamentale tra l’intraprendere il percorso universitario o avviarsi direttamente nel mondo del lavoro.

L’Università indubbiamente apre le porte a carriere che richiedono specifici titoli, come avvocato, medico o notaio.

La selezione della facoltà dovrebbe derivare dalle inclinazioni personali e dalla volontà di approfondire conoscenze su tematiche specifiche.

Tuttavia, è essenziale valutare anche le prospettive professionali, senza escludere a priori nessuna possibilità.

Ad esempio, se hai frequentato un liceo, non dovresti automaticamente scartare opportunità nel settore manuale o tecnico, specialmente se in linea con le tue passioni.

Alcune professioni, in virtù delle tue inclinazioni, potrebbero offrire maggiori gratificazioni personali ed economiche rispetto a una laurea che potrebbe avere limitate applicazioni sul mercato del lavoro.

Se le idee non sono ancora chiare, un valido approccio potrebbe essere quello di utilizzare il metodo delle liste.

Prendi carta e penna, e elenca tutte le professioni che ti interessano, sia che siano di natura teorica, manuale, specialistica o tecnica.

È importante ricordare che non esistono tappe obbligate; la tua scelta dovrebbe riflettere ciò che senti di voler fare.

Optare per un corso universitario o iniziare a lavorare in un settore che non ti appassiona solo per prendere una decisione rapida potrebbe rivelarsi un errore.

Qualunque sia la tua scelta, assicurati di essere motivato e determinato, pronti ad investire impegno e dedizione nel percorso che sceglierai di intraprendere.

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