Un giorno all’anno, ogni anno il primo venerdì di febbraio, i calzini spaiati si riuniscono, per celebrare la loro diversità e la loro unicità.
La giornata dei calzini spaiati è una celebrazione divertente e colorata che si tiene ogni anno per celebrare la creatività e la spontaneità. Il concetto alla base è quello di indossare calzini spaiati per mostrare che non si ha paura di essere un po’ fuori dall’ordinario. La giornata è diventata sempre più popolare negli ultimi anni e viene celebrata in tutto il mondo.
La giornata dei calzini spaiati è celebrata in molte scuole in tutto il mondo. Il concetto alla base è quello di incoraggiare i bambini e i ragazzi a esprimere la loro creatività e la loro spontaneità attraverso l’uso di calzini spaiati.
Per approfondire:
Corso online: Conosci ed esprimi la tua creatività
La giornata dei calzini spaiati nelle scuole è spesso organizzata dai consigli degli studenti o dai docenti e può includere una varietà di attività divertenti e significative.
Con i bambini più piccoli possiamo ad esempio canticchiare delle filastrocche.
Ecco alcune filastrocche più comuni.
Calzini spaiati
Mi presento son Calzino,
tengo al caldo il tuo piedino.
Ma un problema adesso c’è:
Calzettina ora dov’è?
Non so star così spaiato,
passo il tempo un po’ annoiato,
si lo so, tocca aspettare:
a cercarla dovrò andare.
Quando poi la troverò
io felice tornerò.
di Alessia de Falco & Matteo Princivalle
Filastrocca dei calzini spaiati
Filastrocca dei calzini spaiati
sempre diversi, mai sbagliati;
manca l’altro per fare il paio
non si trova, questo è il guaio.
Stanno appesi nello stendino
in attesa di un nuovo destino,
finiscono tutti in una cesta
ed è così che inizia la festa.
Sono come due cuori spaiati
sempre diversi, mai sbagliati;
insieme non sono in sintonia,
sono ben altro: sono magia.
di Giuseppe Bordi
Filastrocca dei diversi da me
Tu non sei come me, tu sei diverso
Ma non sentirti perso
Anch’io sono diverso, siamo in due
Se metto le mie mani con le tue
Certe cose so fare io, e altre tu
E insieme sappiamo fare anche di più
Tu non sei come me, son fortunato
Davvero ti son grato
Perché non siamo uguali
Vuole dire che tutt’e due siamo speciali
di Bruno Tognolini
Possiamo invitare i bambini ad un gioco di creatività: possono inventare loro stessi una filastrocca originale che poi potrebbero essere raccolte in un libriccino da regalare alle famiglie