L’abuso può essere definito come un comportamento che causa danni al benessere psicofisico del bambino, tale da precludergli la possibilità di una crescita serena e sana. Gli abusi fisici rappresentano un tipo di abuso in cui vengono commessi atti violenti che causano danni fisici al bambino, che non sono accidentali né determinati da patologie organiche.
Gli abusi psicologici, invece, sono costituiti da frasi e comportamenti che negano al minore un ambiente adeguato e di supporto per il suo sviluppo. Tali comportamenti possono includere intimidazioni, umiliazioni, minacce, privazione emotiva, e altre forme di abuso non fisico.
In entrambi i casi, l’abuso può avere effetti duraturi sulla salute mentale e fisica del bambino, causando problemi come depressione, ansia, disturbi del sonno, difficoltà relazionali, problemi di autostima, e persino disturbi post-traumatici da stress. È importante che i segni di abuso vengano riconosciuti e trattati il più presto possibile, in modo da aiutare il bambino a superare i traumi e ad avere una vita felice e soddisfacente.
Abusi psicologici
Gli abusi psicologici nei confronti dei bambini possono assumere diverse forme e comprendono comportamenti che negano al minore un ambiente adeguato e di supporto per il suo sviluppo.
Questi comportamenti includono l’isolamento forzato, il biasimo protratto, la trascuratezza dei bisogni mentali, sanitari o educativi, l’attribuzione di colpe ingiuste, le minacce verbali, le intimidazioni, gli atteggiamenti discriminatori, il rifiuto, l’esposizione alla violenza (anche detta “violenza assistita”) e le influenze criminali o immorali.
Tali forme di abuso psicologico possono causare un danno duraturo alla salute mentale e fisica del bambino, impedendogli di sviluppare una sana autostima, di relazionarsi in modo sano con gli altri e di acquisire le competenze necessarie per affrontare la vita in modo autonomo e sicuro.
Per approfondire:
I segnali di allarme del disagio psicologico nei bambini: come riconoscerli e come affrontarli
Come riconoscere se un bambino è vittima di violenza fisica e/o psicologica
I bambini vittime di maltrattamenti fisici possono manifestare segni fisici e comportamentali rivelatori della violenza subita. Tra i segni fisici si possono osservare lividi, contusioni e qualsiasi altro segno sulla pelle, denutrizione, chiazze di calvizie, ospedalizzazioni e ricoveri frequenti o poco chiari. Inoltre, i bambini che hanno subito maltrattamenti fisici possono essere iperreattivi, avere scoppi improvvisi di ira, mostrare paura in ambienti esterni, arroganza nel contesto d’origine, instabilità reattiva e rifiuto del contatto fisico. Inoltre, possono manifestare una ricerca di attenzioni, favori, cibo o oggetti, un’attenzione “gelata” con uno sguardo attento e allarmato e percepire falsamente se stessi come emotivamente forti.
Per quanto riguarda i segni comportamentali della violenza psicologica, si possono riscontrare atteggiamenti timorosi da “vittima” o atteggiamenti aggressivi, personalità rigida e scarsa capacità di adattamento, continua svalutazione delle proprie azioni e pensieri, scarsa socievolezza, ansia nelle separazioni, abitudini improprie o stereotipate, distruttività, crudeltà e comportamenti di sfida. Inoltre, i bambini che hanno subito violenza psicologica possono mostrare uno stato di ansia continua, scarsa autostima, mancanza di fiducia di base in se stessi e negli altri, percezione minacciosa del mondo, tristezza, inibizione e assenza di slancio vitale.
Riconoscere i segni di maltrattamento fisico e psicologico nei bambini è fondamentale per intervenire tempestivamente e garantire il loro benessere e protezione. In caso di sospetto di maltrattamento, è importante rivolgersi a professionisti qualificati per ottenere il supporto e l’assistenza necessari sia per il bambino che per la sua famiglia.
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