Il significato simbolico del colore nei disegni dei bambini
I bambini sono molto attratti dai colori, già dalle prime esperienze con gli strumenti pittorico-artistici non perdono occasione per iniziare a pasticciare mescolando i colori sul foglio, facendo esperienza del colore sia con la vista che con il tatto, il tutto con grande soddisfazione e libertà.
Ognuno di noi, fin da bambino, ha un suo colore preferito, magari non sarà sempre lo stesso nell’arco della vita, ma tendiamo a scegliere per gli abiti, o gli accessori, i colori per disegnare, i mobili della nostra casa, la macchina, il colore che più di tutti preferiamo: questa scelta ha un significato psicologico incontestabile.
Il valore simbolico del colore legato alle emozioni è dato anche in espressioni linguistiche comuni, come ad esempio: “sono rosso di rabbia”, “un film giallo”, “diventare bianco dalla paura”; con queste metafore attribuiamo implicitamente un valore psicologico ai colori, significato sperimentato e poi sistematizzato in una vera e propria teoria dallo svizzero Max Luscher1 nel 1923.
E’ quindi indiscussa l’importanza psicologica che intuitivamente e istintivamente diamo all’uso del colore nei disegni dei bambini: si tratta del primo elemento preso in considerazione e, per l’occhio inesperto, il più importante, a volte l’unico.
Quando leggiamo un disegno libero dobbiamo sempre considerare l’uso del colore non in modo assoluto, ma in relazione a tutti gli altri indici di lettura, tra cui disposizione sul foglio, dimensione delle figure rappresentate, tratto, pressione, esitazioni e cancellature, eventuali distorsioni di forma, dimensione o colore.
Inoltre, così come gli altri elementi, uno stesso colore non avrà sempre lo stesso significato per diversi bambini o per tutti i disegni di uno stesso bambino, ma la sua accezione psicologica sarà diversa da bambino a bambino e nei disegni che un bambino potrà realizzare in diverse situazioni o periodi di vita/crescita.
In generale si distingue prima di tutto tra colori primari e colori secondari2 e tra colori caldi e colori freddi:
– I colori primari sono i colori che esistono così per natura: il giallo, il rosso e il blu3 : sono i colori preferiti dai bambini piccoli, associati psicologicamente a emozioni altrettanto “primarie”, ovvero vissute in modo immediato e istintivo, tipico dei bambini.
– I colori secondari si ottengono mescolando tra loro due colori primari: ad una lettura psicologica, si uniscono in questo modo i significati veicolati da ciascuno dei colori primari (es. l’arancione avrà in sé il significato ottenuto dall’interazione tra il rosso e il giallo).
– I colori caldi sono il rosso, il giallo, l’arancione e relative sfumature: si associano per definizione a personalità calde, estroverse, ad emozioni
– I colori freddi sono il blu, gli azzurri e le varie sfumature: si associano per definizione a personalità calde, introverse, ad emozioni “mitigate”
I colori secondari che derivano dall’unione di un colore caldo e uno freddo, come il viola o il verde, saranno considerati caldi o freddi in relazione alla diversa sfumatura e al diverso contesto evocato dal disegno.
I bambini piccoli, fino a circa sei anni, utilizzano il colore in modo arbitrario, legato prevalentemente alle emozioni che accompagnano la rappresentazione e non alla realtà.
Infine, oltre alla semplice tinta, se il bambino ha avuto l’opportunità di scegliere tra diversi strumenti, è importante considerare il tipo di colore che il bambino ha utilizzato: ad esempio, il rosso sarà molto più intenso e quindi espressione di un’emozione molto più “forte” se si è scelto il pennarello piuttosto che un pastello, ma per valutare anche questa scelta dobbiamo essere sicuri che il bambino aveva a disposizione entrambi gli strumenti, sia colori pastelli sia pennarelli.
1Max Luscher, Il test dei colori, 1978, Ed. Astrolabio;
2possiamo anche aggiungere i colori terziari, ottenuti dall’unione di un colore secondario con un colore terziario;
3Il nero e il bianco sono considerati “non colori”: il nero assorbe tutta la luce, quindi tutti i colori; il bianco è un colore senza tinta, contiene tutti i colori dello spettro dei colori.
Dott.ssa Sara Di Febo, Psicologa