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Il disegno della famiglia: la dimensione e la disposizione delle figure, i particolari e il tratto

La lettura del disegno libero della famiglia deve tener conto di diversi elementi, tra questi ci soffermiamo sulla dimensione delle figure, la disposizione sul foglio, le alterazioni del tratto e la ricchezza di particolari.

La dimensione delle diverse figure e quindi dell’intera rappresentazione sul foglio è correlata alla sicurezza espressiva del bambino, dunque al suo temperamento . Un bambino che sta bene nello spazio vissuto, nella famiglia rappresentata, tenderà a disegnare la famiglia al centro del foglio; la collocazione classica vede tutte le figure disposte al centro, sulla base del foglio (o sulla linea di terra in relazione all’età del disegnatore) l’una affianco all’altra in posizione frontale; il disegno occuperà più della metà del foglio, ovvero piegando il foglio in due parti le figure saranno alte poco più della metà del foglio, circa tre quarti dell’altezza dello spazio grafico a disposizione. Il tratto si presenterà sicuro, con una pressione normale sul foglio, non ci saranno esitazioni o incertezze (es. cancellature, tratteggi, linee ripassate).

Il bambino che colloca il disegno della famiglia in basso al foglio con figure piccole, che non superano la metà bassa del foglio, può comunicare in questo modo la richiesta di una maggiore stabilità e quindi sicurezza e affidabilità da parte della famiglia. La famiglia potrà poggiare direttamente sulla base del foglio (il lato del foglio più vicino al disegnatore): se il bambino ha meno di sei anni potrà essere inteso in linea con l’età e quindi una caratteristica evolutiva dell’espressione grafica, altrimenti nei bambini più grandi la mancanza della linea di terra (e quindi il poggiare il disegno sulla base del foglio) potrà indicare insicurezza e ricerca di stabilità.

Un bambino che disegna la famiglia nella parte più alta del foglio rappresenta in questo modo l’idealizzazione nei confronti della sua famiglia o di uno o più membri della stessa.

Il bambino che disegna le figure molto piccole in relazione allo spazio grafico a disposizione sarà un bambino tendenzialmente timido e introverso, diversamente da chi tende a rappresentare figure molto grandi, prendendo quindi per sé gran parte dello spazio/ambiente a disposizione.

Per quanto riguarda le alterazioni del tratto anch’esse potranno indicare un bambino estroverso e sicuro di sé, tendente ad imporsi nelle diverse situazioni, lì dove il tratto sarà marcato fino a volte a lasciare un vero e proprio solco sul foglio o a traforarlo, oppure un bambino notevolmente sensibile, con un livello molto basso di recettività allo stress, in caso di tratto molto leggero, che tende a sfiorare il foglio.

La raffigurazione più comune del disegno della famiglia vede i diversi personaggi disposti frontalmente e in fila, l’uno accanto all’altro; può capitare però che i bambini scelgano di disegnare la famiglia in una vera e propria scenetta familiare, rappresentando un momento della quotidianità come il pranzo intorno al tavolo oppure un momento di tranquillità in salotto; nel primo caso potrà comunicare in questo modo il desiderio di maggiore dialogo, nel secondo il bisogno di ricevere attenzioni e coccole .

Pensando alla ricchezza di particolari, nei disegni in cui i particolari aggiunti occupano più spazio e quindi assumono una maggiore importanza rispetto al disegno della famiglia, il bambino potrà esprimere un disagio nel rappresentare la famiglia, risolto quindi nella raffigurazione di elementi di contorno; più questi particolari assumeranno un ruolo predominante nel disegno, più il bambino non sarà in grado di gestire il disagio emotivo legato alla sua famiglia.

Dott.ssa Sara Di Febo, Psicologa